John Mayall nasce il 29
novembre 1943 a Manchester nel Chelshire (Inghilterra). Si divide con Alexis
Korner il platonico padre del British Blues, non teme certo rivali
quanto a successo, popolarità e considerazione di pubblico e
critica.
Negli anni '70 il suo dinamismo e le sue intuizioni lo hanno infatti
imposto come vero vate del Blues Inglese. Nato come chitarrista, "ukle
player" e pianista di boogie woogie, ancora liceale John Mayall dà
vita al suo primo gruppo: i Powerhouse Four. In questo periodo ha
appoggiato artisti come John Lee Hooker e Sonny Boy Williamson nei
concerti britannici. Nel 1959, dopo il diploma, si dedica alla grafica
pubblicitaria, ma nel 1962 Alexis Korner lo incoraggiò a trasferisi a
Londra, e alcuni mesi dopo entrò a far parte della scena R&B in
locali come il Flamingo e il Klooks Kleek I suoi Bluesbreakers, pietra
miliare del British Blues, prendono forma nel 1963-64 come un vero e
proprio "workshop"; nati con Davy Graham alla chitarra, John
McVie al basso e Peter Ward alla batteria, vedono l'alternarsi di John
Gibbié, Roger Dean, Bernie Watsonò, ecc.., preludio al famoso album
del 1966 Bluesbreakers - John Mayall with Eric Clapton (London 492), che
annovera una delle più famose formazione del gruppo - con lo stesso
Clapton (che aveva lasciato gli Yearbirds) alla "solista",
McVie al basso, Mayall alle tastiere, chitarra, armonica, e Hughie Flint
alla Batteria. Oltre ad aver lasciato alcuni album classici quali Bare
Wires (London PS537), con intuizioni jazzistiche e blues progressive, la
musica totale di Jazz Blues Fusion (Polydor 4004), la fluidità di Blues
from Laurel Canyon (London PS545), anch'egli ha contribuito alla
formazione di altre pedine fondamentali nel panorama inglese quali
(oltre a quelli citati precedentemente) Peter Green, (ottimo
chitarrista, figura centrale dei primi Fletwood Mac), che sostituì Eric
Clapton che uscì dal gruppo per formare "The Cream", lo
stesso Mick Fletwood, Mick Taylor. Negli anni Novanta John Mayall ha
pubblicato diversi nuovi album che si pongono allo stesso livello dei
suoi capolavori o addirittura li superano per intensità e completezza,
stabilendo nuovi parametri per la valutazione del blues di qualità. Il
suo più recente lavoro "BLUES FOR THE LOST DAYS", risplende
per la scelta del materiale e per l'incisività delle esecuzioni: forse
a posteriori, si affermerà che nel 1997 John Mayall ha realizzato il
miglior album della sua lunga carriera. |