Nel 1987 in un’antologia
pubblicata dalla Alligator Records (etichetta blues più venduta nel
mondo) dal titolo “The Next Bluesbloods, The next Generation of
Chicago Blues” incidono 10 giovani bands di Chicago. Tra queste
MICHAEL COLEMAN & THE BACKBREAKERS riscuote grande attenzione.
Dopo una invidiabile esperienza come sideman, Coleman prende così la
via maestra dirigendo una propria band ed esce dal ruolo di prima
chitarra in blues band di altri. 40enne Michael Coleman cresce in una
famiglia di musicisti (il padre è stato il batterista di Junior Parker
ed ora di Willie Kent), a 8 anni suona già la batteria e a 11 suona
regolarmente il basso nella band di Little John Christian. Sposta quindi
il suo interesse verso la chitarra emergendo ben presto come uno degli
strumentisti più interessanti. Dal 1979 è lead-guitar e direttore
musicale della James Cotton Band e nei quasi 10 anni di permanenza in
questa prestigiosa formazione raccoglie apprezzamenti e stima in ogni
parte del mondo, partecipando inoltre alle incisioni di Cotton per la
Alligator nello stesso periodo. Nel 1991 una trionfale tournée europea
(61 concerti) con Chicago Blues Festival a fianco di Jimmy Dawkins,
Kenny Neal e Professor Lusk, lo consacra come uno dei giovani talenti
più interessanti della chitarra blues di Chicago. In questa formazione
registra in Francia per la Black & Blue. Nel ’92 e ’93 registra
per la Wolf Records due dischi. Nell’estate ’94 registra a Chicago
per l’italiana SAAR Records il CD dal titolo SELF RISING BLUES. Nel
1992, nel 1993 e nel 1995 si esibisce in diversi importanti festival
quali Salerno Blues (aprendo B.B. King), Liri Blues Festival e in
concerti in club oltre che in Italia, in Svizzera e Germania, acquisendo
una grande notorietà. Michael Coleman appartiene a quel movimento
innovatore del Blues Urbano di Chicago (al quale da una personale
impronta Funky) che, pur volendo rinnovare, non intende rinnegare il
passato. Del suo stile Coleman dice: “Non si può cambiare il blues,
si può solo rendere più funky” e per questo interpreta il blues in
modo estremamente dinamico e con un’accattivante e coinvolgente
presenza scenica. In questa Tournée presenta una collaudata formazione
con alcuni tra i migliori musicisti di Chicago (Space è anche l’attuale
tastierista di James Cotton, e Heywood è stato il bassista di Junior
Wells recentemente scomparso). |